Sabato 26 maggio 2012 - Frederikshavn (Dk)
Questo giro ha avuto fino all'ultimo molte probabilità di abortire, è stata una gestazione a rischio per vari motivi; inoltre avevo progettato di disporre di due giornate in più, in totale otto, il che mi avrebbe permesso un giro meglio articolato.
Con solo sei giorni dovrò rinunciare a qualcosa ma l'importante è essere qui ora.
Sono in camping dalle 9,30.
Alle 15,30 l'imbarco prenotato per Goteborg con arrivo alle 17,30.
Uscirò subito da Goteborg con direzione Trollhattan -> Vanersborg -> Nord (E45) e cercherò un camping entro le 19,30. Vorrei fare un centinaio di km o poco più.
Queste ore in attesa dell'imbarco mi servono per una superdoccia, mangiare, scaricare la moto, caricare il bagaglio, fare la spesa per la cena di stasera e la colazione di domani mattina, riposare dopo la lunga e monotona tirata su 6 ruote: molta musica e poco divertimento, guidare col carrello è un po' una gran rottura ma meglio del treno.
Ora le ruote sono solo 2, la condizione per me più gradita.
Sarò all'imbarco verso le 14,45.
Viaggerò su strade ideali per girare in moto, magnifiche, in posti che amo e che anno dopo anno non posso non rivedere.
E così farò pure in futuro, limiti fisici permettendo, considerate le primavere che ho già visto.
Ho 6 interi giorni a disposizione, venerdi 1 giugno mi imbarcherò a Oslo alle 19,30 e la mattina del sabato 2 giugno sarò di nuovo qui per iniziare il percorso autostradale verso casa, dove conto di arrivare domenica nel tardo pomeriggio o comunque in serata.
Da lunedi 4 ancora vacanza fino alla domenica con destinazione a scelta di Giovanna, che sceglierà se usare la RT o l'auto.
Questi 6 giorni sono il risultato di un'intesa con Giovanna che è avvenuta circa due settimane fa: la RT era già pronta per partire per le Alpi, il giro Trieste-Nizza seguendo i confini progettato l'inverno scorso per essere fatto "a rate" aveva assunto lo status di vacanza in coppia di due settimane, con l'intenzione di fare l'intero percorso.
Ma il richiamo della Norvegia ha preso decisamente il sopravvento: nostalgia della Norvegia, da solo, con la nuova Piccola GS, non ho saputo rinunciare. Dove andrò con 6 giorni interi a disposizione?
Verso Nord seguendo la E45 lungo la dorsale svedese, questo il mio proposito attuale.
Martedi pomeriggio piegherò a sinistra e scenderò lungo la E6 fino a Oslo.
Non mi pongo una meta: mi basterebbe superare il Circolo Polare, ma in verità vorrei arrivare al casello per l'ingresso al piazzale, a Capo Nord, in genere da me snobbato.
Solo per fare 2 foto e dietro front, senza neppure entrare: non entro più da tanti anni quando vado solo (antica promessa fatta a Giovanna tanto tempo fa, vittima innocente di premeditato e subdolo femminil-plagio: "mai più a CapoNord da solo").
Mantengo da allora la promessa: mai "a" Capo Nord, ma vicino si.
Ovvero nei vari CapoNord alternativi, molto meno frequentati e molto meno deturpati per interessi legati al turismo di massa: Skardsvag e Gjesvaer sull'isola stessa, Havoysund, Gamvik, Berlevag, Batsfjord, Grense Jakobselv nelle penisole circostanti.
Pochissimi viaggiatori visitano questi luoghi, attratti solo dal mito Capo Nord, e salgono a spron battuto, restano spesso delusi dal nulla che trovano e altrettanto di gran carriera ridiscendono veloci.
Non comprendendo che il fascino del viaggio è il viaggio in sè, la meta è solo un punto di riferimento che darà il nome all'intero viaggio nei ricordi futuri.
La mia idea oggi è andare a Nord il più possibile per poi voltare e ridiscendere, lo faccio quest'anno per scelta precisa: non ho mai contato le volte in cui ho raggiunto il Capo Nord dal 77 a oggi, credo di essere vicino a 30, e negli anni ho sempre più ricercato luoghi incontaminati che, contrariamente al Capo Nord ufficiale, hanno conservato l'aspetto e il fascino di quando, negli ultimi anni 70, ho fatto il primo viaggio (in auto, solo dall'85 in moto) in questo Paradiso Terrestre.
Altra meta possibile, dato il tempo limitato, le Lofoten ma mi piacerebbe anche rivedere Senja: deciderò al momento.
Obiettivo ufficiale del giro: attaccare sulla GSsina l'adesivo che ho in tutte le mie moto, il piccolo alce nero simbolo del viaggio; l'ho già in tasca, naturalmente, ma lo metterò solo dopo aver superato il Circolo Polare, la GSsina se lo deve guadagnare come hanno fatto le sue sorelle in passato.
Giovanna mi ha guardato strano dopo questa stramba dichiarazione, posso capirla.
Ma poi anche lei ha capito me, come sempre.
La Svezia me la gusto molto la prima giornata di viaggio, per tutto domani sarà un piacere e mi porterò a nord velocemente, lunedi sarà già un po' più monotona ma l'attenzione sarà dedicata alle renne vaganti: non vorrei mai che alla Piccola GS toccasse l'esperienza dello scorso anno con la RT.
Ho varie possibilità per piegare a sinistra verso la Norvegia:
-la strada E12 che via Tarnaby porta a Mo I Rana, nella ipotesi peggiore, e il Circolo Polare sarebbe a un tiro di schioppo sulla E6;
-la strada 95 che porta a nord del Circolo Polare via Arjeplog, non ancora fatta in tutti questi anni;
-la strada E10 che via Kiruna porta a Bjerkvik;
-la strada E8 per Skibotn, sul Lyngenfjord; e infine
-la strada 93 che da Palojoensuu via Kautokeino porta ad Alta.
Già arrivare ad Alta sarebbe un bell'andare, ma a questo punto per arrivare alla meta finale varrebbe la pena fare un po' di km. anche di "notte".
Meglio lasciar fare: quel che deve essere sarà, io sarò comunque soddisfatto.
Molto dipende dalla stagione: amo guidare sotto la pioggia ma la strada percorsa è per forza di cose inferiore a quando c'è bel tempo.
I miei propositi: in moto dalle 7 alle 19 o poco oltre, colazione e cena in bungalow; verso le 11 una seconda colazione a bordo strada o in qualche stazione di servizio o cafeteria, verso le 13 pranzo a bordo strada se bel tempo, in cafeteria se freddo e pioggia, nel tardo pomeriggio spesa in un grande magazzino.
Prima della partenza ho fatto naturalmente un po' di conti: da Goteborg a Oslo via NordKapp i Km. sono 4.650.
Riuscendo a superare i 900 Km. fra oggi pomeriggio e domani, diciamo 950, e 850 lunedi, cosa fattibile, mi resterebbero 4 giorni abbastanza normali con percorrenze fra i 720 e i 770 km., fattibilissimi senza stancarsi troppo.
Ma meglio vivere alla giornata, non ho certo intenzione di battere nessun inutile record.
Il percorso in auto da San Lazzaro a Frederikshavn ha richiesto 24 ore di guida e 3 ore di sosta per riposare, fare gasolio, mangiare e dormire.
Ho mangiato cose di casa, ho dormito in auto abbastanza bene.
La media dei consumi è di 11,9 km./lt...
La media in movimento 80 km./h circa.
E' un lungo trasferimento, tutta autostrada, noioso se in auto, pesante e poco divertente se in moto, specie al ritorno (all'andata l'entusiasmo aiuta parecchio).
Nel 2002 con la R1150R mi presi lo sfizio di farlo in una sola tirata, al ritorno: 19 ore, 1898 km. da Sindal a casa.
Mai più ripetuta la cosa, una asinata basta e avanza, meglio due tappe (considerati anche i commenti di mio figlio e mia moglie al rientro).
Lo scorso anno con la RT in compagnia del mio amico Oscar (R1200GSAdv) impiegammo un giorno e mezzo, con sosta notturna un centinaio di km. a sud di Hamburg, la sera del secondo giorno dormimmo in Norvegia, una trentina di km. a nord di Kristiansand.
Al rientro traghettammo al mattino da Gedser per Rostock e dormimmo poco a sud di Monaco, arrivando a casa mia verso le 15,00 del giorno successivo.
La RT consumò nel tratto fino a Hirtshals 5,2 Lt./100 km. che poi si ridussero a 4,9 lt./100 Km. come media finale dell'intero viaggio.
Con la F800GS sarebbe stato certo meno confortevole e sarei stato inoltre obbligato alla sosta in albergo, che se in compagnia è sopportabile da solo è sempre un peso.
Dormire in auto invece è vantaggioso: ci si ferma al primo accenno di sonno e si riparte quando ci si sveglia, l'orologio non serve.
I servizi igienici in Germania e Danimarca sono più che decenti, insomma frequentabili con un po' di adattamento.
I servizi del Camping Nordstrand di Frederikshavn sono invece ottimi, la doccia poi è da sceicchi, acqua a volontà con una potenza che riesce a farti passare ogni segno di stanchezza.
Questa soluzione del traino è un buon compromesso, l'ho adottata spesso in passato e in particolare tutte le volte che ho utilizzato la R80GSBasic.
La F800GS sarebbe tranquillamente in grado di tenere le medie della RT ma l'uso autostradale non è certo il più indicato per questa agile nuda gazzella.
Si può così evitare il pernottamento in albergo in Germania sia all'andata che al ritorno, guadagnando forse qualche ora, e il risparmio compensa ampiamente il maggior consumo dell'auto (con il mio Mitsubishi L200 riesco a fare un consumo accettabile pur con il traino).
La scelta è fondamentalmente dovuta al mio scarso gradimento dell'autostrada in genere.
In moto solo strade scandinave.
Auto e carrello sono ora in completa sicurezza in una piazzola del camping, quest'anno neppure monto la tenda, se tutto va come deve qui non dormirò.
Breve filmato fatto mercoledì 23/5, auto e carrello pronti a partire.
Breve girello in moto a Saeby, ho dei bei ricordi lì.
Poi la nave.
La E45 fino a Trolllathan è un cantiere, a Goteborg non andavo dal 2004, hanno fatto tanto e stanno facendo: svincoli, tunnel, proprio come da noi.
A Vanersborg un bellissimo camping, ma i bungalow non sono pronti.
Sono andato avanti una trentina di km e ho trovato una stanza verso le 20, bagno in comune ma sono solo. SEK 270.
Domenica 27 maggio
Sveglia alle 5,15.
Ho dormito poco per il caldo, una camera bollente, finestra bloccata. Fortuna che su 4 stanze solo la mia era abitata, ho potuto dormire con la porta aperta.
Sono partito alle 7 in punto, devo prendere il ritmo dei preparativi del mattino.
Sole, aria fresca.
La E45 è deserta, parto di gran carriera, voglio sentire come va la moto oltre i 5mila giri.
Vibra un po' intorno ai 5mila ma poi salendo passa.
In pochi km il computer passa dai soliti 4,1 lt/100 km a 4,4. Nel pomeriggio sono stato più bravino, sceso a 4,2.
Una bella merendina a Malung, al sole e qualche altra sosta, fra cui il pranzo: un Magnum Classic.
Mi serviva un po' di tempo per risistemare il bagaglio dopo la sosta di fortuna di ieri in una camera striminzita dove non ci stava nulla.
La moto mi piace, ottima per girare da solo ma credo che con due borse laterali anche in coppia sia molto valida, almeno su queste strade.
Lunedi 28 maggio
Tutta la notte un vento violentissimo, mi aspettavo un mattino piovoso invece qualche nuvolone e una quindicina di gradi in meno.
Visto il caldo patito fino ad ora non ho creduto di appesantirmi, l'ho dovuto fare per strada: spogliarmi per indossare l'intimo invernale.
Poco prima di Dorotea il cartello LAPPLAND, sono subito comparse le renne.
Per tutto il giorno renne e renne, oltre al Signor Alce e Signora.
A Storuman la moto ha deciso di andare a sinistra, verso la Norvegia: voglia di curve.
La strada E12 porta a Tarnaby e poi al confine, poco prima di Mo I Rana.
Bellissima strada, la conosco bene.
Poi al Circolo Polare sulla E6, temperatura -0,5 con vento a raffiche: la moto sopporta benissimo tutto.
A Rognan un bungalow un po' caro ma attrezzato di tutto, 800 NOK.
Pasta a volontà.
Martedi 29 maggio
Alle 8 a Fauske avevo già preso mezza quintalata d'acqua.
Mi fermo all'incrocio fra E6 e 80 per un prelievo alla mia solita banca, smette di piovere mentre scendo dalla moto.
Verso Bodo un chiarore, verso nord nero pesto.
Va Bene, e Bodo sia, anzi no Bodo, strada 17.
Cielo chiaro per una ventina di km, poi infilo il nuovo tunnel a pedaggio (NOK 20 ma moto gratis) che nel 2010 era in costruzione.
All'uscita acqua che ha continuato fino a stasera alle 18, quando a Mo I Rana per comprare il pesce è comparso di colpo un bel sole. Dopo 10 minuti pioggia.
La 17, parte alta, comprende 2 traghetti, uno di 10 minuti e uno di un'ora.
Un'ora di attesa per ciascuno, ma al caldo in sala d'attesa.
Giornata fredda, sempre intorno ai due gradi, per 3 o 4 volte la pioggia era mista a neve.
Non ho visto nulla ma conosco bene la parte alta della 17, la più bella, secondo me, la più maestosa.
La parte bassa è più "normale" ma ovunque col sole il mare assume colori da mare tropicale.
Ho potuto così conoscere la GSsina sul bagnato.
Mi piace molto guidare con la pioggia, specie con la Basic, tanto che vado quasi come sull'asciutto.
Qui poi l'asfalto è spesso rugoso.
Con la Piccola GS ho subito trovato l'intesa: è facile, docile, dà sicurezza.
Dopo Kibogam ho preso la 12 per Mo I Rana, lì ho fatto spesa, poi ho preso la E6 con l'idea di fermarmi a Bjerka.
Soprapensiero ho invece visto Camping Korgen, forse dormivo e Bjerka l'ho passato, domani verifico.
Nel camping, bello, sul fiume, la Reception è chiusa, sono in fila le chiavi dei bungalow con i prezzi è c'è una fessura in cui infilare i soldi in una busta con nome e numero del bungalow scelto.
Bellino il bungalow, senza servizi, ma che volere per 400 NOK.
Sorpresa, ecco perché sta nascosto il tizio del camping:
stufa rotta (con 2 gradi), luce rotta (va solo la presa del fornello che uso come stufa di emergenza); nella cucina comune non va l'acqua; se non avessi già pagato me ne sarei andato.
Comunque ok, ho mangiato 400 g. di pesce con un mezzo tubo di maionese italiana, e due panini con marmellata.
Poi che nel secondo traghetto alle 15,30 mi ero fatto una bella bistecca di non so che con patate fritte.
Oggi ho girato poco (come km) ma è stata una giornata divertente
Sono contento di non aver proseguito per il Nord, sarebbe stata una corsa esagerata col rischio di perdere l'appuntamento con la nave.
Mercoledi 30 maggio
Stamattina ho acceso per la prima volta il navigatore (dell'auto) per capire la mia posizione e per trovare la strada 860.
Era a 1 km. dal camping.
Tiro giù la moto dal cavalletto, già carica, e .... mi cade sul fianco destro. Cominciamo bene.
Nessun danno e neppur tanta fatica:
tanto per ricordarmi che la gazzella pesa pur oltre i 200 kili.
La 860 in 22 km. in completa solitudine mi porta a un gruppo di case dove prendo a destra, mi pare la 73.
Una cinquantina di km stupendi, sono completamente solo fra neve e laghi gelati, montagne che intravedo nei rari momenti in cui smette di cadere pioggia e a tratti neve.
Fondo stradale sempre buono, non ho incrociato anima viva.
Solo un magnifico uccello delle dimensioni di un fagiano che mi ha affiancato vicinissimo alla mia altezza e alla mia velocità per un centinaio di metri per poi salire in quota.
Peccato niente sole, e inoltre temperatura fra 0,5 e 2,00.
Al bivio per Hattfjeldal e Trofors ho scelto l'ultimo.
La strada è ricca di curve magnifiche, la scoprii nel 96 con l'Africa Twin.
Sceso a Trofors ho ritrovato la E6 e via verso sud.
Sosta a Namsskogan per la solita foto con le tabelle delle distanze (tipo quella più famosa di Narvik), un omelette enorme e un caffè caldo nella vicina cafeteria (mi ci fermo sempre), insomma alle 10,30 ho iniziato a scendere.
Il tratto E6 in quella zona è ancora come 20 anni fa, belle curve, stanno rifacendo anche questo, addio curve.
Sempre pioggia e sempre 2 gradi, fino a Trondheim dove i gradi erano 7 ma sempre pioggia.
Tanto che ho durato ancora un po' poi alle 17,30 mi sono fermato in un bungalow a fianco di una casa.
Piccolino ma completo di servizi, NOK 500.
La località si chiama Lundamo, o almeno nelle vicinanze c'è un camping con questo nome.
Oggi poco meno di 500 km., la moto sempre benissimo, il consumo è sceso stabilmente a 4,1 lt/100 km., pur andando praticamente sempre un po' sopra i limiti.
Il frullino è anche tosterello, ho fatto una puntatina a 160 e andava su che era un piacere.
Giovedi 31 maggio
Pioggia tutta notte con momenti di violenza notevole, povera GSsina lì fuori!
Stamattina sono partito un po' tardi, volutamente, per non arrivare domani a Oslo troppo presto.
Ho aspettato Giovanna che mi chiama sempre un po' prima delle 7 per alzarmi, poi ho fatto tutto con gran calma, alle 8,30 ero in moto sotto l'acqua, temperatura 5,0 che poco dopo, salendo verso Oppdal è diventata 2,5 e tale è rimasta tutto il giorno con puntate minime di 0,5 nei tratti in quota, fra Oppdal e Dombas e fra Otta e Fagernes.
Ho fatto una sosta a Dombas per gli adesivi e per una cioccolata calda, dato il brutto tempo non ho osato fare lo sterrato per Vagamo fatto lo scorso anno salendo e ho tenuto la E6 fino a Sel, un piccolo paese da dove parte una strada in terra battuta che scavalla la montagna e porta a Vagamo.
Ho sbagliato qualcosa, l'ultima volta risale ai tempi dell'Africa Twin (96), perchè anzichè salire la strada mi ha portato a Otta lungo la ferrovia.
Da qui invece della 15 ho preso una strada in terra battuta che sale sulla sponda opposta del fiume, tranquilla e ben tenuta, dove ho visto dei lama (o simili) pascolare.
Dopo una quindicina di km. è iniziato l'asfalto e sono passato sulla 15, dove poco prima di Vaga ho visto la strada proveniente da Sel.
Ho poi preso la 51 che mi ha portato a Fagernes (qualche spruzzata di neve in quota, un freddo notevole).
Già ieri avevo indossato le calze invernali BMW, molto confortevoli, ma mancando i cilindroni del boxerone i piedini un po' di freddo l'hanno accusato.
Ho proseguito con direzione Gol (sempre sulla 51) e mi sono fermato dopo una trentina di km. di curve favolose in un camping in cui ho ottenuto una villetta indipendente, invero fuori del camping, per 700 NOK.
Camera da letto, cucina, soggiorno, doccia, pulitissima e arredata con gusto.
L'ho gradita perchè essendomi fermato presto (verso le 17) la serata è lunga e domattina vorrei partire tardino per non stancarmi in attesa della nave.
Giardinetto privato per il GSsino.
Insomma, un lusso.
La moto segna ora km. 4.186, alla partenza da Goteborg 1.400.
Il consumo è stabile su 4,1 lt/100 km.
Faccio tranquillamente 300 km senza vedere la riserva, ieri 324.
Dunque il serbatoio tanto piccolo non penalizza assolutamente la tranquillità di viaggio.
Certo 2 litri in più mi avrebbero fatto piacere.
In complesso mi sembra non le manchi nulla a questa Piccola GS. Se già ne ero contento prima di partire ora ancora di più.
Da BMWista abituato al cardano ho scagliato la misura del lubrificante per la catena, l'ho finito stamattina, ma domani devo fare solo 240 km. e due km. fino all'auto sabato allo sbarco.
Venerdi 1 giugno
Alle 7 mi alzo e guardo fuori:
una nevicata inattesa, la moto sembra un pupazzo di neve.
Mi viene un colpo, poi guardo meglio il campeggio sottostante e vedo le strade pulite.
Sono in quota sopra a Gol, a circa 35 km.
Raggiunto Gol, nella vallata, tutto sarà comunque più facile.
Un'oretta per colazione e bagagli e compare qualche avvisaglia di sole.
La neve resta sulla moto fino a che inizia la discesa, ho fatto una trentina di km. in quota con strada pulita ma una gran fifa di scivolare su qualche lastrone nelle zone all'ombra degli alberi.
Tutto risolto a Gol, 7 gradi.
Il resto normale trasferimento, qualche fermata per passare il tempo, passerotti simpaticissimi che mangiavano le briciole del mio pane ai miei piedi. Ma da noi dove sono finiti i passeri? E le rondini?
Ora sono a Oslo poco oltre le 15 e mi sono dovuto svestire perchè è molto caldo, circa 18 gradi.
Mi imbarco alle 19,30 e domani alle 9,30 dovrei già essere in viaggio verso casa.
Oggi poco più di 200 km. in completa tranquillità.
Il consumo totale è sceso a 4.0 lt/100 km. poco dopo essere partito.
Ore 20: sono in una cabina cieca, mi sembra che la nave sia ferma. Doveva partire mezz'ora fa.
Spero recuperi stanotte, a questo punto vorrei arrivare a casa al più presto.
Ora vado a vedere se mi danno qualcosa da mangiare.
Ho mangiato molto bene, pesce non so cosa, tipo salmone, scelto a dito sul menu avendo lasciato gli occhiali in cabina, birra, acqua e un dolcetto ottimo che ho visto mangiare dal mio vicino di tavolo.
Il tutto DKK 351,00.
Sul giudizio influisce un po' il fatto che da un po' troppo mangio roba autocucinata, ma comunque ottimo e delicato.
Vado a dormire sperando che non abbiano assunto tale Schettino al comando.
Colazione, un'occhiata fuori.
Pioggia probabile, tanto per cambiare.
Invece no, arrivo al camping che la pioggia è cessata e preparo la partenza col sole.
Come programmato alle 9,30 parto.
Appena in autostrada mi metto a 110, velocità ideale ma fuori legge.
Poco dopo noto una moto dietro di me, grossa, con borse laterali e corpetto giallo, molto diffuso nel Nord.
Penso che guardi la mia moto, poi si sposta a sinistra e mi si affianca.
Noto subito un adesivo nero sulla borsa destra, grande: POLITI !!!
La mia VISA ha avuto un'extrasistole, io pure.
invece mi guarda e col braccio destro mi fa: vai più piano, più piano !!!
E accelera di brutto e sparisce.
Questo comportamento è valso più di qualsiasi multa, ho messo a 90 e l'ho tenuto fino al confine.
Dopo mezz'ora era fermo sulla corsia di emergenza, mi ha guardato passare.
Viaggio tranquillo, solo una coda ad Hamburg che mi ha fatto perdere 45 minuti.
Domenica 3 giugno
A casa in tempo per mangiare con Giovanna.
Come solito le dico che sono indietro due ore rispetto alla realtà per non farla preoccupare in caso di inghippo, un'abitudine dei tempi in cui non c'erano i telefonini, ma lei lo sa e ho trovato tutto pronto.
Il trasferimento al ritorno ha richiesto 27 ore, di cui 4 in totale in sosta, a rate.
Media in movimento dei due tratti in auto Km./h 81, qualcosa.
Consumo medio dei due tratti 12,1 km./lt.
In genere la giornata inizia verso le 5:30 con una abbondante colazione nel bungalow: frutta, marmellata, pane, latte freddo o the.
La frutta viene acquistata giornalmente nel tardo pomeriggio, come il pane, il latte e il pesce e/o altro per la cena.
La marmellata è confezionata in porzioni monodose, ne ho portate 24 assortite.
Il latte lo si trova solo in confezioni di un litro, mi dispiace doverne purtroppo sciupare ogni giorno quasi una metà, per cui alterno un giorno latte e un giorno the.
Buona cosa perchè il latte (mi piace intero) è molto grasso ed eccedendo mi dà fastidio.
D'altronde se devo bere latte scremato o sterilizzato tanto vale bere acqua fresca.
Partendo alle 7 verso le 10:30 sono pronto per una seconda colazione: una cioccolata calda o un caffè con un pasticcino, o se non è molto freddo un bel gelato Magnum, sempre gradevole.
Verso le 13 è ora di pranzo: se è bel tempo e non troppo freddo pane, formaggio o affettato e una banana o una mela a bordo strada, se brutto tempo e freddo un piatto a base di carne o pesce con contorni e un lungo caffè in cafeteria.
Nel tardo pomeriggio in occasione della fermata per far spesa una banana o un po' di formaggio o biscotti.
La cena è il pasto principale, verso le 20 poco dopo essermi fermato, per andare a letto già digerito: pasta o riso con olio di oliva portato da casa..
Come secondo preferibilmente pesce lessato, fresco o surgelato (merluzzo), formaggio, frutta.
Il dopocena è dedicato alla stesura di un breve diario della giornata, una scorsa alle foto, aggiornamento del mio sito, un'occhiata alla posta e al Forum di Mototurismo, Skype per salutare casa.
Mi fa compagnia un po' della mia musica preferita dal fido Mac Book Air, in cuffia.
A nanna presto, entro le 23:30, la sveglia è fissata alle 5:30 ma in genere mi sveglio qualche minuto prima, in automatico; e spengo la sveglia prima che suoni.
E si ricomincia.